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Un omaggio a uno dei maestri internazionali della fotografia di paesaggio. Una selezione di 290 fotografie in bianco e nero ripercorrono l'iter creativo del maestro inglese, ma americano d'adozione. Tra queste, 200 costituiscono il vero e proprio percorso antologico, 35 documentano lo sguardo sul territorio reggiano (frutto di ricognizioni sul campo compiute negli ultimi tre anni), 35 si misurano con il perenne fascino di Venezia e 20 ripropongono uno dei cicli storici di Kenna, quello sui campi di concentramento e di sterminio nazisti. Pubblicata in occasione della mostra di Reggio Emilia (Palazzo Magnani, 7 maggio - 18 luglio 2010), la monografia prende il via dalle immagini scattate da Michael Kenna nella natia Inghilterra negli anni Settanta e Ottanta, nelle quali si sofferma sui paesaggi urbani e su quelli di campagna, che posseggono già alcuni caratteri che impregneranno il suo successivo modo di fotografare: un'atmosfera di nebbie e di fumi, catturati in quell'indefinibile momento del crepuscolo o dell'alba. Vengono ripercorse le indagini di Kenna sulle metropoli per arrivare alle immagini dei resti di perdute civiltà lontane, o di creazioni a noi più vicine nel tempo (dalle piramidi egizie e maya al profilo del monastero di Mont-Saint-Michel, alle statue abbandonate a se stesse nei giardini di Francia) e all'indimenticabile ciclo de "l'impossibile oblio", realizzato negli anni Novanta sui luoghi dei campi di concentramento e di sterminio nazisti.